Scoperto come
OPN3 sopprime MC4R e induce ad assumere cibo
DIANE RICHMOND
NOTE E
NOTIZIE - Anno XXII – 22 febbraio 2025.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
La ricerca sulla regolazione
ipotalamica dell’equilibrio energetico attraverso il comportamento, sempre di
grande interesse per la comunità neuroscientifica, sta fornendo risultati che
stanno, poco per volta, ridisegnando il quadro del controllo cerebrale dei
meccanismi omeostatici alla base dell’alimentazione e rivelando connessioni con
molti altri aspetti della fisiologia animale.
Oggi ci occupiamo della
scoperta di un nuovo meccanismo da parte di Hala K. Haddad e numerosissimi
colleghi, che hanno rilevato e dimostrato il ruolo di un’opsina
non visiva in neuroni ipotalamici studiati da tempo in rapporto alla
regolazione delle riserve e della spesa energetica. La prima identificazione di
questa proteina avvenne nel cervello, e per questo fu battezzata encefalopsina, ma poi fu rilevata la sua espressione
da parte di vari altri tessuti; oggi sappiamo che l’opsina
3 dei mammiferi (OPN3) è un membro dei recettori accoppiati a proteine G della
famiglia delle opsine, con sensibilità ambigua alla
luce.
Anche se la molecola fu scoperta
nell’encefalo, la funzione di OPN3 nel cervello, e particolarmente nel nucleo
paraventricolare dell’ipotalamo, ha eluso finora gli sforzi sperimentali per
una precisa definizione. Ma ora Haddad e colleghi hanno chiarito che questa
proteina recettoriale modula la quantità di cibo assunto via MC4R, un recettore
cruciale per la regolazione dell’equilibrio energetico e il comportamento
alimentare. Infatti, mutazioni con perdita di funzione in MC4R sono la
principale causa monogenica di obesità nell’uomo.
I ricercatori hanno
accertato che, nei neuroni del nucleo paraventricolare dell’ipotalamo, OPN3
regola la segnalazione MC4R in una modalità dipendente da proteine G e
indipendente dalla luce. I risultati dimostrano che OPN3 agisce insieme con
MC4R e col canale del potassio Kir7.1 (inward
rectifying potassium channel) per regolare sia la segnalazione cAMP sia
l’attività di scarica neuronica.
(Haddad
H. K. et al., Hypothalamic opsin 3 suppresses
MC4R signaling and potentiates Kir7.1 to promote food consumption. Proceedings
of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi:
10.1073/pnas.2403891122, 2025).
La
provenienza degli autori è
la seguente: Division of Biology and Medicine,
Department of Neuroscience, Brown University, Providence, RI (USA); Division of
Pediatric Ophthalmology, Abrahamson Pediatric Eye Institute, and Science of
Light Center, Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, Cincinnati, OH
(USA); Electrophysiology Lab, La Plata, Buenos Aires (Argentina); Department of
Psychiatry and Behavioral Sciences, Stanford University School of Medicine,
Stanford, CA (USA).
A lungo si è ritenuto che i mammiferi non avessero una
capacità di rilevazione e risposta extraoculare alla
luce, ma una notevole mole di evidenze sperimentali ha provato il contrario.
Basti pensare all’encefalopsina (OPN3), che
effettua regolazioni acute luce-dipendente del metabolismo, e alla neuropsina (OPN5) che nella cute determina la
foto-sincronizzazione degli orologi circadiani della cute.
Come si è detto, l’opsina 3
(OPN3) è un membro della famiglia dei recettori opsinici
accoppiati a proteine G con ambigua sensibilità alla luce, identificata per la
prima volta nell’encefalo e per questo denominata encefalopsina. Negli
adipociti, OPN3 è necessaria per le risposte alla luce che modulano la lipolisi
e la captazione del glucosio; mentre nei melanociti cutanei umani, OPN3 regola
la pigmentazione in un processo indipendente dalla luce. Nonostante la prima
identificazione nel cervello, i meccanismi funzionali di OPN3 nelle strutture
dell’encefalo umano non sono stati bene chiariti fino a questo lavoro condotto
da Hala K. Haddad e colleghi, che hanno
indagato il meccanismo molecolare della funzione di OPN3 nel nucleo
paraventricolare dell’ipotalamo.
Lo studio ha reso evidente
che il gene dell’opsina cerebrale, Opn3 è
co-espresso con il gene del recettore della melanocortina
4 (Mc4r) in una popolazione di cellule nervose del nucleo
paraventricolare dell’ipotalamo, dove regola negativamente la segnalazione cAMP
mediata da MC4R in una maniera specifica e dipendente da Gαi/o. In condizioni di base, OPN3, via Gαi/o potenzia l’attività del canale del potassio
rettificante in entrata Kir7.1. Studi precedenti avevano accertato che questo
canale del potassio si chiudeva in risposta all’attivazione mediata da agonisti
di MC4R, in una maniera indipendente da Gαs.
Hala K. Haddad e colleghi
hanno rilevato nei topi che Opn3, nei neuroni esprimenti Mc4r,
regola la quantità di cibo assunto dagli animali. Questi risultati rivelano la
prima conoscenza in termini di meccanismi molecolari della funzione di OPN3
nell’ipotalamo, e scoprono un meccanismo unico mediante il quale OPN3 funziona
per potenziare l’attività di Kir7.1 e regolare negativamente la segnalazione
cAMP mediata da MC4R, così promuovendo l’assunzione di cibo.
L’autrice della nota ringrazia
la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle
recensioni di
argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito
(utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Diane Richmond
BM&L-22 febbraio 2025
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